Germania nazista e Terzo Reich (in tedesco Drittes Reich) sono le definizioni con cui comunemente ci si riferisce alla Germania tra il 1933 e il 1945, quando si trovò sotto il regime totalitario del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori guidato da Adolf Hitler. Il termine Terzo Reich intendeva connotare lo stato nazista come il successore storico del medievale Sacro Romano Impero (962–1806) e del moderno Impero tedesco (1871–1918).
Le denominazioni ufficiali furono Deutsches Reich (tale denominazione era in uso sin dal 1871) dal 1933 al 1943 e Großdeutsches Reich (Grande Reich Tedesco) dal 1943 al 1945, ed anche Tausendjähriges Reich (Reich millenario) per alludere a concetti escatologici.
Il 30 gennaio 1933, Hitler venne nominato Cancelliere del Reich. Nonostante inizialmente si trovasse a capo di un governo di coalizione, si liberò velocemente dei partiti alleati e nel giro di un anno, accentrando nel governo e nella sua persona sia il potere esecutivo che quello legislativo, esautorando completamente il Reichstag, Hitler pose le basi per quel governo totalitario di estrema destra dalle forti connotazioni nazionalistiche, militaristiche, antisemite e fortemente aggressivo in politica estera che fu il primo responsabile di così tanti crimini contro l'umanità e la pace.
All'epoca i confini tedeschi erano ancora quelli stabiliti dal trattato di Versailles del 1919 tra la Germania e le Potenze Alleate (Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Regno d'Italia, Impero giapponese e altri) dopo la fine della prima guerra mondiale; a nord la Germania era limitata da mare del Nord, mar Baltico e Danimarca; a est era divisa in due parti e confinava con Lituania, la Città Libera di Danzica, Polonia e Cecoslovacchia; a sud confinava con Austria e Svizzera, mentre a ovest toccava Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Renania e Saarland. Questi confini cambiarono dopo che la Germania riprese il controllo di Renania, Saarland e Territorio di Memel e si annesse l'Austria, i Sudeti e la Boemia e Moravia. Durante la seconda guerra mondiale la Germania si espanse trasformandosi nella Grande Germania, secondo i principi del Pangermanismo, già sviluppati nel secolo precedente ma particolarmente cari a Hitler; tale processo di espansione iniziò nel 1938 con l'Anschluss, l'annessione dell'Austria, ma fu l'aggressione alla Polonia che spinse il Regno Unito e la Francia alla dichiarazione di guerra.
Nel corso della guerra la Germania e le altre Potenze dell'Asse europee (Italia, Ungheria, Romania e Slovacchia) conquistarono e occuparono la maggior parte dell'Europa (con l'eccezione delle isole britanniche, della Svizzera, della Svezia, della penisola iberica e della Turchia europea) nonché parte della Russia europea. I nazisti perseguitarono e assassinarono milioni di ebrei e di appartenenti ad altre minoranze etniche, in particolare popolazioni zingare e slave, commettendo il genocidio noto come Olocausto, perseguito, per quanto riguarda gli ebrei, secondo il programma delineato nella cosiddetta soluzione finale della questione ebraica (Endlösung der Judenfrage in tedesco) che in ultimo assunse i connotati di un vero e proprio sterminio di massa, e che venne illustrato ai capi di varie burocrazie naziste alla Conferenza di Wannsee per ottenerne la collaborazione operativa. Inoltre furono perseguitati e spesso uccisi diversi esponenti antinazisti (perlopiù socialisti e comunisti) eseguendo condanne a morte con il Volksgerichtshof (Tribunale del Popolo), nonché Testimoni di Geova, Rom e Sinti (quest'altro genocidio è noto come Porajmos), omosessuali tramite il Paragrafo 175 del codice penale tedesco del tempo e inoltre persone affette da malattie ereditarie e congenite gravi, sia di tipo fisico che mentale, tramite il programma Aktion T4.